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21ott21:00Accademia dell'AnnunciataDuomo di MonrealeDuomo di Monreale, Piazza Guglielmo II21:00

Dettagli evento

Mario Brunello violoncello piccolo
Riccardo Doni direttore/clavicembalo
Accademia dell’Annunciata

Johann Sebastian Bach
(Eisenach 1685 – Lipsia 1750)
Concerto Brandeburghese in sol maggiore n.3 BWV 1048 per archi e basso continuo
Allegro – Adagio – Allegro
Concerto in re maggiore BWV 1054 per violoncello piccolo, archi e basso continuo
(dal Concerto per violino in mi maggiore BWV 1042 di J. S. Bach)
Allegro – Adagio piano e sempre – Allegro

Carl Philipp Emanuel Bach
(Weimar 1714 – Amburgo 1788)
Concerto in la maggiore Wq. 172/H. 439 per violoncello piccolo, archi e basso continuo
Andante e spiccato – Adagio – Presto

Steuart Pincombe
s st v br cht
per solo violoncello, violino, basso continuo e 9 strumenti (dall’aria Es ist vollbracht della Passione secondo San Giovanni BWV 245 di J. S. Bach)

Johann Sebastian Bach
(Eisenach 1685 – Lipsia 1750)
Concerto italiano in fa maggiore BWV 971
(trascrizione per violoncello piccolo, archi e basso continuo di Riccardo Doni)
Senza indicazione di tempo – Andante – Presto


 

Nei 6 Concerti Brandeburghesi, risalenti al periodo di Köthen, Bach sperimentò diverse soluzioni formali e strumentali. Tra questi, il Concerto in sol maggiore BWV 1048 è atipico sia per la conformazione dell’organico orchestrale, privo del concertino, sia per la struttura formale in due movimenti separati da una cadenza con una possibile improvvisazione ad libitum del clavicembalo o di un altro strumento.

Il Concerto in re maggiore BWV 1054, che fa parte di una produzione di quattordici concerti per clavicembalo risalente al decennio 1725-1735, è una rielaborazione del Concerto per violino BWV 1042. Nel primo movimento è concesso maggiore spazio al solista al quale, nel secondo (Adagio), è affidata una melodia di ampio respiro. La struttura a ritornello riappare nell’ultimo tempo (Allegro assai).

Ai Concerti per clavicembalo, che, come da prassi per l’epoca, furono trascritti per strumenti a fiato o per archi, appartiene il Concerto in la maggiore Wq.172/H.439 di C. Ph. E. Bach. Aperto da un Allegro dal ritornello particolarmente brillante, il concerto prosegue con un Adagio di intenso lirismo per concludersi infine con un brioso Allegro.

È lo stesso Steuart Pincombe a illustrare il suo lavoro s st v br cht: «Sono affascinato dalla capacità di Bach di ritrarre in modo così efficace i paradossi che si trovano nella sua fede cristiana. Nella sua aria Es ist vollbracht. Bach contrappone il triste Adagio all’eroico Vivace per affermare che la morte di Cristo, alla luce della sua resurrezione, fu davvero una vittoria. L’aria è ovviamente un commento teologico, che sarebbe stato compreso almeno dalla maggior parte dei fedeli al tempo di Bach. La mia versione strumentale di quest’aria non parte da questa visione teologica, piuttosto dalla confusione e dalle idee incomplete che via via diventano qualcosa di simile all’originale di Bach. Perché confusione? La verità del paradosso non è ancora compresa dall’osservatore immediato. Potrei pensare all’originale di Bach come a una narrazione post-esperienza e alla mia versione come a una narrazione di esperienza immediata, limitata e che richiede tempo per la comprensione».

Qui presentato in un’originale trascrizione di Riccardo Doni per violoncello piccolo, archi e basso continuo, il Concerto italiano BWV 971 per clavicembalo fu composto da Bach intorno al 1735. Il primo movimento si basa sul regolare e simmetrico tema iniziale del ritornello, mentre il secondo (Andante) è una pagina di intenso lirismo di sapore vivaldiano. Il concerto si conclude con un travolgente Presto.

 

Riccardo Doni
Direttore/clavicembalo

Nato a Milano nel 1965, si è diplomato in Organo e Composizione organistica presso il Conservatorio di Parma sotto la guida di Lorenzo Ghielmi. Successivamente si è diplomato in Organo e Clavicembalo e tastiere storiche nella classe di Jean Claude Zehnder presso la Schola Cantorum di Basilea.

Negli oltre 1.700 concerti eseguiti come organista e clavicembalista ha suonato per importanti stagioni concertistiche in Italia e all’estero in veste di accompagnatore e solista. Dal 1994 è collaboratore stabile del prestigioso ensemble Il Giardino Armonico di Milano, nella veste di clavicembalista e organista, con il quale ha tenuto concerti in alcune delle sale più importanti del mondo.

È clavicembalista dell’ensemble Imaginarium, costituito nel 2002 dal violinista Enrico Onofri per l’esecuzione della musica vocale e strumentale italiana del Seicento. Dal 2008 suona in duo con il violinista Giuliano Carmignola con il quale ha tenuto concerti in alcune importanti sale europee.

Dal 1984 al 2009 è stato direttore artistico dell’Associazione Musica Laudantes di Milano e dell’omonimo gruppo vocale; dal 1990 al 1996 del coro della Nuova Polifonica Ambrosiana e dei Madrigalisti Ambrosiani con i quali ha tenuto concerti in Italia e all’estero. Collabora occasionalmente con I Cameristi della Scala, I Solisti di Pavia e altri prestigiosi ensemble da camera.
Nel 2010 ha fondato l’Associazione Musicale Canone Inverso della quale è direttore artistico.

È stato docente presso i conservatori di Ferrara e Castelfranco Veneto.

Ha registrato per Decca, Teldec, Zig Zag, Deutsche Harmonia Mundi, Supraphon, Naïve, Opus 111, Nichion.

 

Mario Brunello

Mario Brunello
Violoncello piccolo

Solista, direttore, musicista da camera e di recente pioniere di nuove sonorità con il suo violoncello piccolo, è stato il primo europeo a vincere il Concorso Čaikovskij a Mosca nel 1986 ed è tra i più affascinanti, completi e richiesti artisti della sua generazione.

Il suo stile autentico e appassionato lo ha portato a collaborare con i più importanti direttori d’orchestra: Antonio Pappano, Valer y Gergiev, Myung-whung Chung, Yuri Temirkanov, Zubin Mehta, Ton Koopman, Manfred Honeck, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Seiji Ozawa, Riccardo Chailly e Claudio Abbado.

Nell’arco della sua lunga carriera, si è esibito con le più prestigiose orchestre del mondo, quali la London Symphony e la London Philharmonic Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la San Francisco Symphony, la NHK Tokyo, l’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, la Filarmonica della Scala e la Filarmonica di Monaco, per citarne alcune.

Suona un prezioso violoncello di Giovanni Paolo Maggini dei primi del Seicento al quale ha affiancato negli ultimi anni il “violoncello piccolo” a quattro corde, strumento molto usato in epoca Barocca. La sua ricerca lo ha spinto ad esplorare anche i capolavori per violino di Bach, Vivaldi, Tartini e contemporanei. L’integrale delle Sonate e Partite di Bach eseguite al violoncello piccolo è stata la prima rivelatoria incisione discografica di Mario Brunello per ARCANA (2019) che ha ricevuto il plauso della critica nazionale ed internazionale.

Diverse esecuzioni del ciclo completo dei capolavori bachiani sono in programma nelle prossime stagioni in Italia e in Europa.

Un secondo album, intitolato Sonar in Ottava, pubblicato nel marzo 2020, è stato accolto con unanime entusiasmo da pubblico e critica (Best Concert Recording del 2020 da BBC Music Magazine). In questa incisione Mario Brunello e Giuliano Carmignola, rivisitano Doppi Concerti di Bach e Vivaldi con una nuova sonorità per violino e violoncello piccolo.

Le potenzialità del violoncello piccolo vengono esplorate appieno nel terzo disco dedicato a Giuseppe Tartini nel 250esimo anniversario dalla sua morte. L’album, premiato con il Diapson d’Or, comprende Sonate e Concerti di Vandini, Meneghini e Tartini eseguiti con l’Accademia dell’Annunciata.

L’album con le Sei Suonate a cembalo certato e violino solo di J. S. Bach arricchisce la trilogia “Brunello Bach Series” per Arcana/Outhere, completata nel gennaio del 2023 con l’ultimo CD intitolato Bach Transcriptions: un ingegnoso programma dedicato alla trascrizione dei Concerti di Bach per vari strumenti, con Mario Brunello al cello piccolo nuovamente affiancato dall’Accademia dell’Annunciata.

Dalla stretta collaborazione con la Kremerata Baltica e Gidon Kremer sono nate due registrazioni d’eccezione: The Protecting Veil di Tavener registrato al Festival di Lockenhaus e Searching for Ludwig (2020), un tributo a Beethoven che vede due quartetti del grande compositore tedesco nella versione per orchestra d’archi dividere la scena con brani contemporanei d’ispirazione beethoveniana di Léo Ferré e Giovanni Sollima.

Mario Brunello è anche Direttore Artistico dei Festival Arte Sella e dei Suoni delle Dolomiti e, dall’ottobre 2020, del Festival di Stresa, dove è succeduto a Gianandrea Noseda.

 

Accademia dell’Annunciata 

L’orchestra barocca in residenza Accademia dell’Annunciata nasce nel settembre 2009, con sede presso l’omonimo convento in Abbiategrasso: un edificio di età rinascimentale decorato da affreschi di gusto leonardesco, benaugurante simbolo di bellezza e di armonia.

Due anni più tardi, Riccardo Doni assume la direzione di questo gruppo di giovani e talentuosi musicisti, coadiuvati da colleghi di consolidata esperienza, per dare vita a un progetto artistico di ampio respiro.

Obiettivo dell’ensemble è vivere un’esperienza professionale ed estetica in costante evoluzione. Attraverso molteplici esperienze, l’ensemble ha sviluppato una propria, distintiva identità, coniugando la specializzazione in ambito barocco, attraverso l’uso di strumenti originali, con una solida preparazione in campo preclassico e classico. Il repertorio dell’Accademia abbraccia, dunque, un ampio arco temporale, da Bach, Händel e Vivaldi fino al classicismo mozartiano; particolare attenzione è dedicata ad autori raramente eseguiti.

L’orchestra ha collaborato con solisti quali Enrico Onofri, Evangelina Mascardi, Paolo Perrone, Luca Braga, Filippo Mineccia e lavora assiduamente con Giuliano Carmignola, insieme al quale ha eseguito una World Premiere Recording dei Concerti per violino e orchestra op. 15 di Felice Giardini.

Con l’Accademia delle Belle Arti di Brera ha realizzato, nella splendida cornice del Lago di Como, un “allestimento itinerante” dell’Alcina di Händel, mentre di recente ha instaurato un proficuo rapporto di collaborazione con Mario Brunello.

L’Accademia dell’Annunciata può vantare una ricca discografia, che ha conquistato l’interesse e il plauso della critica.

Fra le pubblicazioni premiate in Italia e all’estero ricordiamo La Milano dei Borromeo (Classic Voice), Sonar in Ottava con Giuliano Carmignola e Mario Brunello (Arcana, 2020) citato su BBC Musica Magazine Awards e proclamato CD del mese sulle riviste «Classica» e «Amadeus», Concerti e Sonate per violoncello piccolo con Mario Brunello (Arcana, 2020) che ha ricevuto il Diapason d’Or dalla rivista francese «Diapason», Bach Transcription: Six Concertos for Violoncello Piccolo con Mario Brunello (Arcana, 2023), Concerti per archi: Francesco Durante (Arcana, 2023) con
musiche di Durante, Porpora e Fiorenza, recensito con cinque diapason sull’omonima rivista francese.

Generosamente sostenuta dal Fondo Morosini per la Musica e la Cultura e dal Dottor Giuseppe Zilioli, è regolarmente ospite di prestigiosi festival in Italia e all’estero. Inoltre, sin dalla sua fondazione, organizza ogni anno una stagione musicale nella propria sede di Abbiategrasso: suggestivo connubio fra armonie di suoni e di luoghi.