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22ott21:00Orchestra Sinfonica SicilianaDuomo di MonrealeDuomo di Monreale, Piazza Guglielmo II21:00

Dettagli evento

Emanuele Andrizzi direttore
Orchestra Sinfonica Siciliana

Ferruccio Busoni
(Empoli 1866 -Berlino 1924)

John Adams
(Worchester 1947)
Berceuse élégiaque (“Ninna-Nanna dell’Uomo sulla bara di sua Madre) per orchestra op. 42.
Arrangiamento per orchestra da camera di John Adams – prima esecuzione italiana

Anton Bruckner
(Ansfelden 1824 – Vienna 1896)
Sinfonia n. 9 in re minore
Feierlich (Solenne), Misterioso
Scherzo: Bewegt, Lebhaft, Trio, Schnell
(Mosso, vivace, Trio, presto)
Adagio, Sehr langsam, feierlich
(Molto lento, Solenne)
Finale: Bewegt, doch nicth schnell
(Mosso, ma non veloce)


 

Ferruccio Busoni

Dedicata alla memoria della defunta madre, morta nel maggio del 1909, è la Berceuse élégiaque op. 42 che Busoni compose nel corso di quello stesso anno. Prevedibilmente, un’atmosfera funebre informa questo capolavoro sinfonico che, eseguito per la prima volta il 21 febbraio 1911 alla Carnegie Hall di New York sotto la direzione di Mahler, si distingue per una straordinaria ricerca timbrica che sceglie una tavolozza di colori opachi volti a trasmettere un sentimento di lutto, reso attraverso l’uso della sordina e degli armonici nella parte degli archi e attraverso un ritmo caratterizzato da una scrittura essenziale, che vuole comunicare all’ascoltatore il sentimento dell’eternità. L’armonia, ormai ai confini della tonalità grazie all’uso di quarte sovrapposte, testimonia invece la modernità di questo lavoro che ascoltiamo, in occasione di questo concerto, nell’arrangiamento per orchestra da camera realizzato da John Adams nel 1989, e da lui diretto per la prima volta l’8 giugno dello stesso anno presso la cattedrale di St. Paul a Londra.

La composizione della Sinfonia n. 9 che, intrapresa nel 1889, fu completata solo nei primi tre movimenti, coincise con gli ultimi anni di vita di Bruckner, segnati dalla solitudine e da un progressivo declino. La Sinfonia, eseguita postuma a Vienna l’11 febbraio 1903 sotto la direzione di Ferdinand Löwe, che aveva approntato una revisione dei primi tre movimenti, fu ripresa nella versione originale rivista questa volta da Robert Haas, sotto la direzione di Siegmund von Hausegger a Monaco il 2 aprile 1932.

Sin dai primi abbozzi risalenti al 1887, appare evidente l’intenzione di Bruckner di costruire, sul modello degli ultimi lavori di Schubert e di Beethoven, un grande lavoro sinfonico denso di significati e degno della dedica sincera Al Buon Dio.

Anton Bruckner

Il primo movimento, Feierlich (Solenne), Misterioso, ha una struttura plurimotivica con il primo tema che, come accade spesso nei lavori sinfonici di Bruckner, nasce a poco a poco su un tremolo degli archi. Il secondo movimento (Scherzo) è un tragico Landler, mentre protagonisti dell’Adagio, ultimo movimento completato da Bruckner e autentico congedo dalla vita, sono ancora i violini che in apertura descrivono un arco melodico particolarmente ampio e frastagliato.

Questo movimento è in realtà un caleidoscopio delle possibilità tecniche ed espressive della scrittura di Bruckner con intense armonie che ricordano i cromatismi del Tristano, con squilli di trombe e con i corali di tube tipici dello stile del compositore austriaco.

 

 

 

Emanuele Andrizzi

Emanuele Andrizzi

Nato a Roma e formatosi presso il Conservatorio “Santa Cecilia”, si è affermato grazie alla sua passione per le diverse sfaccettature delle arti musicali e per il messaggio di inclusività che un repertorio classico di ampio respiro può portare al pubblico moderno.

Ha collaborato con istituzioni di rilievo internazionale, tra cui la Lyric Opera di Chicago, la Richmond Symphony, la San Diego Opera, il Joffrey Ballet, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana e molte altre.

La sua versatilità brilla attraverso la direzione di repertori sinfonici, operistici, e corali, come è stato spesso riconosciuto da eminenti critici di importanti riviste quali il «Chicago Tribune» e «Opera News» Vanta numerose collaborazioni con artisti di grande prestigio quali Ferruccio Furlanetto, Frederica Von Stade, Maurizio Baglini, ed Esteban Batallán che si sono esibiti sotto la sua direzione. Nel 2018 ha fondato l’Opera Festival of Chicago, di cui è di recente diventato anche Direttore Musicale. Questo festival è nato con l’obiettivo di portare alla luce
capolavori italiani raramente eseguiti o sconosciuti a Chicago e nel Midwest, ed ha ottenuto un immediato riconoscimento sia a livello nazionale che internazionale, con spettacoli trasmessi su importanti stazioni radio di musica classica in tutto il mondo.

Nella veste di educatore, ha servito come Direttore d’orchestra presso il Chicago College of Performing Arts per oltre un decennio, contribuendo allo sviluppo di un programma di Studi Orchestrali di altissimo livello. Attualmente ricopre la carica di Direttore del Programma Orchestrale presso il prestigioso Shenandoah Conservatory.

Sostiene con impegno la promozione della diversità e dell’inclusione nelle arti dello spettacolo, fornendo costante mentorship a studenti provenienti da diversi contesti, seguendoli lungo il loro percorso musicale e professionale.

Inoltre, ha contribuito attivamente alla formazione di una nuova generazione di direttori d’orchestra attraverso numerose collaborazioni con rinomati programmi per giovani artisti fra i quali spiccano il Ryan Opera Center ed il Cleveland Institute of Music.

È stato Direttore Musicale e Direttore d’Orchestra presso l’Orchestra Cervantes di Chicago e Direttore Assistente di Andrew Davis e James Conlon.

Lungo il suo percorso professionale ha ricevuto numerosi riconoscimenti quali il premio quale “Direttore dell’Anno 2021” assegnatogli dall’Illinois Council of Orchestras, il Secondo premio con menzione d’onore al Concorso Internazionale per Direttori di Musica Contemporanea “4X4 Prize”, ed il Primo Premio al Concorso Internazionale “P. Barrasso” per la Musica da Camera.